Una moto elettrica e record battuti. Chi è il costruttore di questa due ruote che ha avuto un simile successo.
Il mondo dei veicoli elettrici non si limita alle autovetture o dei camion per trasporto merci. Anche nel settore motociclistico esiste un mercato e un crescente interesse delle aziende costruttrici. Con gli scooter elettrici per esempio, che spesso si distinguono per esperienze di guida emozionanti e tecnologia molto avanzata.
Ma se i grandi marchi si approcciano sempre più a questi prodotti all’avanguardia, esiste poi un vasto panorama di capaci e ingegnosi costruttori, con produzioni di media o piccola scala, o addirittura singoli progettisti, ingegneri e meccanici che realizzano in completa autonomia moto di tutto rispetto, con risultati incredibili. Questa è la storia di uno di questi appassionati delle due ruote.
Una moto elettrica fatta da sé, di che si tratta
Torsten Robbens è un progettista belga, costruttore e pilota di una moto fatta tutta a mano al 100 per cento e capace di battere ben due record del mondo in una recente occasione ufficiale. Al agosto il costruttore belga ha partecipato alla World Speed Trials di Lausitzring in Germania, con una moto realizzata interamente da lui e chiamata Belgitude (le foto della moto si trovano a queste pagine).
La World Speed Trials, gara di velocità su terra, non è una competizione qualsiasi, ma un evento giunto alla sua seconda edizione e realizzato in collaborazione con la FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme). Quindi si tratta di una gara che ricopre un certo valore a livello internazionale e non a caso suscita un grande interesse tra gli appassionati, anche se non certo come il campionato del mondo MotoGP.
In questa occasione il progettista e la moto, da lui realizzata e pilotata, hanno battuto ben due record del mondo, nella categoria delle moto elettriche con peso inferiore ai 150 chilogrammi. Ha toccato i 214,5 chilometri orari nella categoria “non aereodinamica” e i 229,5 chilometri orari in quella “semi aerodinamica”. In Belgio Robbens ha riscosso un grande successo. L’ultimo record mondiale di velocità FIM raggiunto da un belga riale a quasi un secolo fa, nel 1932.
Robbens non è appassionato qualsiasi, ha un’esperienza come tecnico in Formula 1 e in gare di endurance. Nel 2004 è entrato nella storia del motociclismo come il più giovane team manager a vincere la 24 ore di Le Mans. Inoltre a già una vasta esperienza nelle competizioni di moto elettriche che hanno gareggiato al Tourist Trophy.
L’obiettivo di Robbens è sfatare la convinzione che le moto elettriche siano pesanti e prive di prestazioni di rilievo, come è riuscito a fare con i suoi due record del mondo. La Belgitude inoltre mira a recuperare la ricca tradizione dell’ingegneria motoristica belga. Lo scopo è raggiungere quel livello di artigianalità proprio attraverso il progetto Belgitude. Se vuoi conoscere quali sono le vetture elettriche più vendute in Italia, leggi questo articolo.