Attenzione ai portabici per auto, una nuova sentenza del Tar li ritiene illegali se li hai è meglio liberare la macchina o rischi la multa.
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio dà ragione al Ministero dei Trasporti e con due distinte sentenze di fine Agosto ripristina le circolari varate dal ministero lo scorso anno e che riguardavano le condizioni e il montaggio per le portabici e i portasci da auto.
Negli ultimi anni, causa anche la pandemia, noi italiani ci siamo riscoperti amanti della bici anche se si tratta di quella elettrica e a pedalata assistita; il mercato è cresciuto, anche grazie agli incentivi, e si cominciano a vedere più bici in giro anche nei luoghi di villeggiatura. Gli italiani, insomma, non vogliono rinunciare alla nuova ritrovata grande passione, ma le bici vanno trasportate se si tratta di porta con sé in vacanza. È proprio su questo ultimo punto che arrivano le brutte notizie, perché le sentenza del Tar rendono di fatto illegali la maggior parte dei portabici (ma anche portasci) installati sulle auto.
Portabici, dopo le sentenze meglio cambiarli o si rischiano multe salate
Le sentenze del Tar arrivano dopo una disputa in cui sono state coinvolte nove società di produzione, rivendita e installazione dei portabici e portasci che avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo contro le circolari in materia emesse dal Ministero dei Trasporti lo scorso anno. In buona sostanza, nei provvedimenti emessi si aggiornavano le caratteristiche e modalità di istallazione dei portabici e portasci, imponendo tra l’altro alle aziende produttrici nuovi limiti dimensionali oltre un collaudo a carico degli automobilisti presso la Motorizzazione Civile -per un approfondimento a tutte le nuove regole c’è questo link dove ne abbiamo parlato meglio.
Nello specifico le circolari prevedono: una lunghezza non maggiore agli 1,20 metri; una larghezza non maggiore di quella dell’auto e con limite posto a 2,35 metri e un’altezza non superiore ai 2,50 metri. Probabilmente, temendo contraccolpi, le aziende hanno deciso di agire contro il Mit e all’inizio del 2024 il Consiglio di Stato aveva accolto il ricordo dei richiedenti che chiedevano la nullità degli atti su base discriminatoria.
Le circolari erano quindi state sospese. Tuttavia la sentenza del Tar, giunta proprio qualche settimana fa, le ripristina completamente; no solo si dà ragione al Ministero dei Trasporti ma, nei fatti, si rendono illegali la maggior parte dei portabici e portasci installati sulle auto.
Annullato il ricorso ritenuto inammissibile
Il ricorso è stato giudicato inammissibile per “carenza di legittimità attiva” delle aziende del settore. In particolare il giudice di merito non considera sproporzionate le nuove imposizioni delle circolari e anzi si sottolinea la loro utilità e funzionalità a salvaguardia della sicurezza veicolare.
Il risultato, alla fine dei conti, è che gli automobilisti dovranno regolarizzare la loro situazione se non vogliono rischiare una multa fino a 1730 euro.